I DANNI CAUSATI DAL SOLE / ESPOSIZIONE POSITIVA / ABBRONZATURA

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Il Sole fonte energetica
Danni sul DNA cellulare da esposizione solare eccessiva
Sole eccessivo e calvizie
 
Come il Sole fa bene alla pressione sanguigna
Effetti cutanei del Sole
Il foto-aging
Consigli addizionali per l'esposizione al Sole
Cosa è l'abbronzatura
Sole e radicali liberi
Esposizione positiva al Sole

Il Sole è la più importante sorgente di radiazioni e di energia conosciuta.

La luce solare arriva a contatto con la nostra pelle in due forme: la forma radiante e quella corpuscolare.

La prima è costituita da onde elettromagnetiche, la seconda da particelle con alto contenuto fotonico, da elettroni e dalle particelle "alfa", nel cui nucleo è contenuto l'elio. Nel sole ogni secondo, si avrebbe la trasformazione di idrogeno in elio, con produzione di energia, di cui solo circa il 7% verrebbe trasmessa sulla terra.

I raggi ultravioletti si dividono in 3 categorie a seconda della loro lunghezza d'onda : UVA, UVB, e UVC.

Grazie all'atmosfera che li filtra completamente i raggi UVC non sono un problema, mentre i raggi UVA penetrano fino al derma e gli UVB raggiungono solo gli strati superficiali della pelle.

Questi ultimi scaricano tutta la loro energia (superiore rispetto agli UVA) sulle cellule epidermiche ed in particolar modo sul loro DNA.

Al contrario i raggi UVA non provocano scottature ma nel lungo periodo possono determinare una degenerazione delle fibre elastiche e del collagene a livello del derma superficiale che quindi perde elasticità e compattezza.

I raggi UVA penetrano più a fondo nella pelle.

L'estate si sa è la stagione della "ricarica" : è un pò come fermarsi al distributore per fare il pieno di benzina dopo un lungo viaggio; è il momento in cui siamo più vicini al sole e la sua energia entra nelle nostre cellule in modo prepotente, sentiamo il calore che scalda tutto il nostro corpo, dalle pelle ai muscoli, fino alle ossa.

Anche la nostra pelle in estate si trasforma e si rinnova più in fretta, la desquamazione diventa evidente e le cellule cornee più vecchie lasciano il posto a uno strato più compatto e per certi aspetti più vitale.

Gli effetti cutanei del sole sono essenzialmente un eritema acuto che compare solitamente dopo 20 minuti e un eritema ad evoluzione cronicizzante, che conduce all'avvizzimento precoce ed anche ad altre manifestazioni secondarie, che possono arrivare anche alla produzione di tumori locali.

La pelle al sole invecchia prima e più velocemente, con la comparsa di righe e solchi profondi, mentre l'epidermide perde tono ed elascitià, si assottiglia e si secca più facilmente, i segni dell'età sono più evidenti, così come le rughe di espressione.

Quanto la cute viene sottoposta per un certo periodo ad esposizione solare, si va incontro alla melanogenesi, ovvero l'abbronzatura.

Addizionalmente si sviluppa un altro sistema di difesa della pelle, la ipercheratosi epidermica, ovvero un ispessimento della pelle, dovuto ad un accelerato ricambio cellulare da parte delle cellule che producono cheratina.

Inoltre si produce una sorta di filtro naturale, l'acido urocanico, sostanza veicolata tramite il sudore e capace di assorbire i raggi UVA.

Quindi una abbronzatura corretta, uniforme e diffusa si ottiene grazie a tre fenomeni : capacità di difendersi dall'azione infiammatoria esterna manifestata dall'eritema, corretta dotazione melaninica, ipercheratosi pronta ed efficace.

E quindi importante che l'organismo sia in salute e sia pronto ad affrontare il sole.

Via libera quindi a vitamine antiossidanti, acqua, corretta alimentazione.

Evitare di sottoporsi in modo prolungato al sole se si è in uno stato di stress elevato, stanchezza fisica, etc.

Il bersaglio delle radiazioni solari è il DNA cellulare.

Se la quantità di raggi è superiore alla propria tolleranza si può avere interruzione della doppia elica, con notevole quantità di lesioni, anche se il DNA ha una eccezionale capacità di autoripararsi.

In tal caso si ha una produzione notevolissima di radicali liberi, i quali liberano enzimi distruttivi detti idrolasi.

Inoltre l'aggressione dell'energia fisica ripetuta della luce del sole si ripercuote sull'elastina e sulle fibre di collagene, la cute inizia ad ispessirsi dalla superficie in profondità (elastosi), compaiono rughe sempre più accentuate, alterazioni di pigmentazione.

E' molto importante diagnosticare in tempo l'elastosi, per evitarne l'evoluzione progressiva, consigliando l'esposizione prolungata ed eccessiva e l'impiego costante di filtri ad alto potere assorbente.

Nella nostra società, la pelle abbronzata è spesso sinonimo di pelle sana, giovane e bella.
 
Purtroppo l'esposizione eccessiva al sole, ripetuta per anni, lascia segni indelebili anche sulla pelle più perfetta.
 
E' il fenomeno del foto-aging, il processo biologico attraverso il quale i raggi solari inducono un invecchiamento precoce e profondo della struttura cutanea.
 
I raggi del sole sono in grado di penetrare nella pelle e raggiungere le strutture profonde.
 
Come già esposto, i raggi del sole hanno la capacità di generare in loco i radicali liberi, vere e proprie "bombe biologiche" che, danneggiando le funzioni cellulari, inducono la formazione precoce di rughe, perdità di elasticità, alterazioni della tessitura e della pigmentazione cutanea, tumori.
 
Esistono dei meccanismi biologici naturali di difesa in grado di contrastare i danni indotti dai raggi UV.
 
Le cellule però hanno in dotazione un patrimonio antiossidante limitato, non in grado di tamponare gli effetti negativi provocati da una produzione eccessiva o prolungata.
 
E' necessario quindi potenziare i sistemi antiossidanti naturali con trattamenti mirati.
 
E' certamente importante farlo prima dell'esposizione al sole ma anche intervenire dopo l'esposizione, per ripristinare i livelli cutanei di antiossidanti.

Porre inoltre attenzione a esporsi al sole senza trucchi per la pelle come ad esempio il trucco per gli occhi, per evitare possibili allergie.

Usare solo creme solari certificate.

Non avere fretta ad abbronzarsi, il colorito migliore è quello che si ottiene col tempo.

Per chi avesse deciso di depilarsi, è opportuno che lo faccia almeno 24 ore prima, per evitare problemi con l'esposizione solare.

Il sole è un prezioso nemico della depressione e di altre malattie mentali. I Paesi che godono  di più luce hanno una incidenza inferiore della depressione, per esempio l'Italia ha un rischio del 3% contro il 6% di Francia o 5,3% dell'Olanda.

Il sole in dosi moderate è anche in disinfettante, infatti migliore l'acne dovuta al proliferare di un batterio, il Propionibacterium acnes, nel sebo dei teenager. Inoltre riduce le reazioni del sistema immunitario e quindi migliora malattie come la vitiligine, e riduce il ricambio della pelle, migliorando i sintomi del rossore e desquamazione della psoriasi.

Il sole può essere dannoso per gli occhi. Le radiazioni solari danneggiano gli occhi e aumentano il rischio di cataratta, soprattutto in condizioni di riverbero come la spiaggia, per questo è necessario usare occhiali da sole dotati di filtro UV integrale in modo da ridurre il rischio. Anche un cappello a falda larga serve a proteggere non solo gli occhi, ma anche la cute del capo, particolarmente esposta soprattutto a chi ha pochi capelli.

I raggi ultravioletti sono considerati il maggior rischio ambientale e fisico per la pelle umana. L'esposizione prolungata aumenta il rischio dei tumori quali melanomi, carcinoma spinocellulare, carcinoma baso cellulare.

 

Sole eccessivo e calvizie

Una esposizione prolungata e senza controllo alla luce del sole intensa, in modo particolare l'abbronzatura "selvaggia" sulla spiaggia nei mesi estivi, può essere causa di un effluvio in telogen.

Una esposizione comunque non eccessiva e controllata al sole può invece risultare curativa nei casi di alopecia areata.

E' quindi opportuno coprire le zone già affette da calvizie.

Una scottatura dello scalpo può provocare una caduta indotta 3-4 mesi dopo l'evento scatenante.

Una volta irritata la pelle produce superossido, una sostanza antinfiammatoria che ammortizza la scottatura ma allo stesso tempo può danneggiare i follicoli : è quindi importante salvaguardare il cranio durante le lunghe giornate passate in spiaggia!

In modo particolare devono evitare l'esposizione al sole le persone che utilizzano soluzioni a base di acido retinoico, il quale, inoltre, va usato soltanto di sera.

Al mare o in ogni caso durante l'esposizione eccessiva al sole è importante proteggere i capelli.

Uno studio dell'Università della Pennsylvania (Usa) ha dimostrato che oltre a causare un forte stress ossidativo su tutto il capello, dal follicolo pilifero al fusto, e a indurre photobleaching (lo sbiadimento), i raggi del Sole agiscono su particolari proteine, le desmogleine, che hanno il compito di trattenere il pelo dentro il follicolo pilifero : in sostanza la caduta dei capelli è anticipata.

Quindi se si prevede un periodo di esposizione al sole è assolutamente importante intervenire con integratori anti radicali liberi mirati, una buona selezione si può trovare nell'articolo dedicato.

Sotto il sole, oltre ad usare prodotti locali contenenti filtri Uv, sarebbe il caso di usare anche prodotti attivi idratanti ed antietà, come acido ialuronico, antiossidanti vari, vitamina C ed E, oligoelementi quali selenio, carotenoidi (pigmenti che nelle piante fungono da agenti fotoprotettori), precursori della vitamina A, Omega-6

Un ottimo prodotto con uno scudo anti raggi ultravioletti per i capelli è il Nia Conditioner.

Naturalmente una giusta quantità di sole per il nostro corpo è benefica e rivitalizzante, benefica come bere una giusta quantità di acqua, respirare una giusta concentrazione di ossigeno e di azoto, mangiare una giusta quantità di cibo.

Il sole "giusto" aiuta il sistema immunitario, libera le endorfine del benessere, regolarizza la produzione di sebo, favorisce il metabolismo della vitamina D, l'ossificazione, il sistema ormonale, ecc.

Sono invece gli eccessi dell'esposizione solare che ci danneggiano : troppi raggi ultravioletti e infrarossi rovinano i vasi sanguigni, i legami tra le cellule, alterano il DNA con il rischio di tumori cutanei, ci fanno invecchiare più velocemente.

Ecco perché se vogliamo stare con più tranquillità sotto il sole, dobbiamo proteggerci dai raggi UV con ottime creme schermanti e mitigare il calore nocivo degli infrarossi semplicemente rinfrescandoci spesso con un doccia o nebulizzando un pò d'acqua con uno spruzzino.

 

Consigli addizionali per l'esposizione al sole :

 

Esposizione positiva al Sole :

Inoltre bisogna anche dire che il sole è fra i migliori integratori di vitamina D che rafforza le ossa e aiuta pure a dimagrire. Inoltre combatte 22 tipi di cancro, compresi quelli dei testicoli e della prostata.

Decine di studi scientifici hanno mostrato gli effetti benefici del sole sulle performance atletiche : infatti il sole permette all'organismo di produrre vitamina D; secondo gli autori per ottenere buoni risultati si dovrebbe abbinare un sufficiente livello di vitamina D (basterebbero trenta minuti per vedere i primi risultati).

L'esposizione ai raggi solari ci permette quindi di sintetizzare la vitamina D la quale aiuta a rendere le ossa più robuste, lo sanno molto bene le mamme che espongono i loro figli piccoli alla luce del sole, ovviamente nelle ore meno calde della giornata.

Ma occhio : bastano già venti o trenta minuti al giorno di esposizione solare, di più può far male : prendere sempre il sole con regolazione.

Prendendo il sole, a livello cutaneo si formano grandi quantità di vitamina D e questa vitamina innesca un meccanismo che porta alla produzione di sostanze chiamate catelicidine, sorta di antibiotici naturali intracellulari che distruggono i batteri.

Oggi è giusto immaginare la vitamina D come un guardiano del nostro sistema immunitario e non più solo come la protettrice delle nostra ossa, altra azione fondamentale che svolge.

Mezz'ora al sole e il nostro sistema immunitario di ringrazierà.

Il sole tra l'altro è il più potente disinfettante che esista in natura, per questo motivo le nostre nonne stendevano le coperte ed i cuscini al sole, per disinfettarli; quindi una delle tante proprietà del sole è anche quella di disinfettare la pelle.

Il sole stimola la sessualità ed è un antidepressivo naturale, migliora la qualità del sonno, aiuta la fotosintesi della melanina.

Non dimenticarsi mai però che l'esposizione ai raggi del sole deve essere fatta in modo costruttivo : mezz'ora al giorno di esposizione alla luce solare sarebbe perfetta, chiaramente quando questo è possibile.

Se si vive in un luogo dove in inverno il sole non si vede quasi mai, certamente sarà difficile ma dal momento che il sole spunta, anche per pochi minuti, si dovrebbe cogliere totalmente, quei pochi minuti saranno un toccasana per il corpo e per la mente.

Se invece si vive in un luogo dove le ore di sole durante la giornata sono molte, bisognerebbe esporsi entro le dieci del mattino o dopo le cinque del pomeriggio; questo per quanto riguarda la stagione calda. In inverno invece si troverà sicuramente beneficio esponendosi al sole nelle ore più calde della giornata, poiché la temperatura è più fredda.

D'estate quando ci stendiamo al sole durante le ore più calde della giornata, non facciamo che dichiarare guerra a noi stessi, poiché ci ustioniamo.

Il sole non solo fa bene a ossa ed umore, come dimostrato ormai da numerosissimi studi, ma anche al sistema cardiocircolatorio, secondo altre ricerche anche a quello immunitario.

L'esposizione al Sole, anche breve, riduce la pressione sanguigna, secondi alcuni studi. Un ricerca condotta nelle università di Southampton (Inghilterra) e di Edimburgo (Scozia), pubblicata sul Journal of Investigative Dermatology, ha fornito una possibile spiegazione : i raggi ultravioletti del sole avrebbero la capacità di agire sui nitriti e sui nitrati contenuti nella pelle trasformandoli in ossido nitrico, un potente vasodilatatore il cui incremento, nel sangue, contribuisce ad abbassare la pressione.

Si stima che con l'esposizione ai raggi solari la pressione sanguigna possa diminuire anche di 10-20 millimetri di mercurio (mm Hg), che è un dato molto significativo dal punto di vista della riduzione del rischio cardiovascolare.

Leggere anche l'articolo sul caldo.

 
 
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