Non c'è dubbio che la musica e le immagini (video/film) sono da tempo entrati a far parte della nostra vita quotidiana con tutta una serie di proprietà.
Accompagna le nostre giornate, evoca ricordi, migliora l'umore, induce addirittura reazioni fisiche come il pianto o i brividi.
I primi articoli scientifici risalgono a più di 200 anni fa e descrivono ciò che già Cartesio descriveva come la capacità della musica di influenzare e regolare le emozioni.
Personalmente sono un amante di ogni genere, l'aspetto importante è l'emozione, di qualsiasi tipo che un pezzo musicale o un video può generare in noi.
Una canzone, un motivo può cambiare un attimo, una situazione, una giornata.
Così come quando dopo un film ci si renderà conto di vedere il mondo in altra maniera.
I miglior film possono dare infinite emozioni.
E' anche indubbio che sia una forma d'arte ed anche tra le più belle.
E può arrivare ad essere una fonte di piacere per l'anima di cui non si può fare a meno neanche per un giorno.
Una canzone all’improvviso può portare felicità, può essere poesia
Avete mai provato sensazioni bellissime nel capire una poesia?
Nel sentire sulla pelle quello che il poeta ha voluto trasmetterci con quella tal poesia?
Secondo una ricerca presentata al meeting di New Orleans dell'American Society of Hypertension, basta mezz'ora di musica al giorno per abbassare di 3 punti la pressione sistolica e di 4 quella diastolica : non ci sono generi consigliati, basta ascoltare la musica che si ama, spiegano gli autori.
Anche arie classiche tra le più note, come la Nona sinfonia di Beethoven, il Va pensiero di Verdi e il Nessun dorma di Puccini, possono essere d'aiuto a chi soffre di pressione alta. Secondo una ricerca dell'Università di Oxford (UK), infatti, la delicatezza di questi ultimi favorirebbe il rilassamento, il rallentamento del battito cardiaco e un lieve abbassamento della pressione. Gli studiosi hanno monitorato pressione e battito di un gruppo di studenti mentre ascoltavano musiche di ritmi diversi.
Classica o Jazz, blues o rock.
Non conta il genere, l'importante è che sia la musica che piace.
La musica è un toccasana per il cuore : riduce il livello di ansia nei pazienti con malattie coronariche, specialmente il coloro che sono stati colpiti da infarto; uno studio dell'Istituto di cardiologia dell'Università di Nis (Serbia) ha mostrato che l'ascolto del brano preferito innesca da parte del cervello la produzione di endorfine, i cosiddetti neurotrasmettitori della felicità, in grado non solo di regalare una sensazione di benessere psichico ma anche di rafforzare l'endotelio, il tessuto che riveste i vasi sanguigni, linfatici e del cuore.
Ecco perché la musica preferita, nel momento che dà piacere, andrebbe a proteggere il sistema cardiovascolare.
E' stata condotta un'indagine all'ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza su 40 pazienti con ipertensione lieve o moderata; a loro è stata fatta ascoltare per otto minuti l'Adagio di Mozart dal Divertimento n.7K 205 : al termine del brano nei volontari la pressione sistolica, ossia la massima, era scesa in media di 6,5mm Hg e quella diastolica (minima) di 3,5 mm Hg con un calo anche delle pulsazioni cardiache (-4,6 al minuto in media).
Anche ascoltare una sonata di Mozart migliora l'epilessia secondo uno studio presentato al settimo congresso dell'European Academy of Neurology, in particolare la Sonata per due pianoforti in re maggiore K448 sarebbe in grado di limitare l'attività epilettica del cervello.
Le note del compositore austriaco ridurrebbero del 32% le scariche epilettiformi.
Le caratteristiche fisiche acustiche della musica di Mozart influenzano le oscillazioni cerebrali, responsabili della riduzione delle scariche.
Spesso le canzoni più belle, capaci di emozionarci a distanza di anni, sono quelle che hanno accompagnato la nostra adolescenza. Secondo una ricerca condotta dall'Istituto Neurologico di Montreal (Canada), la ragione di queste emozioni ha solide motivazioni scientifiche; gli studiosi hanno infatti rilevato che la massa grigia cerebrale aumenta fra i dodici e i ventidue anni, fase in cui alcune regioni del cervello, come la corteccia cerebrale prefrontale, responsabili dell'inibizione, devono ancora svilupparsi; al contrario, il centro delle sensazioni e del piacere è in piena formazione, accompagnato fra l'altro dall'intensa produzione di ormoni della crescita; la musica dell'adolescenza si lega quindi al periodo in cui, nel cervello, la personalità prende una forma più decisa.
Il benessere mentale che proviamo quando ascoltiamo un brano musicale, sarebbe dovuto alla capacità che ha la musica di attivare nel cervello le reti neurali correlate al piacere.
Studiare musica fin da piccoli favorisce l'apprendimento. Secondo una ricerca del dipartimento di psicologia dell'Università di Milano-Bicocca, pubblicata su Neuropsycologia e condotta in collaborazione con il Cnr-Consiglio nazionale delle ricerche, imparare a suonare uno strumento durante l'infanzia rende più abili nella lettura.
Inoltre, secondo quanto dimostrato da psicologici americani della University of Vermont College of Medicine, nei bambini che suonano uno strumento migliora la capacità di attenzione e controllo delle emozioni, mentre l'ansia si riduce.
Una ricerca su musicisti professionisti adulti, ha rilevato che quando si suona in un'orchestra si sincronizzano non solo gli strumenti ma anche i cervelli; ci sarebbe un collegamento tra le capacità di suonare in concerto e l'attività delle regioni frontali del cervello, noto per il loro ruolo nella comprensione immediata dei comportamenti, delle emozioni e delle intenzioni altrui; ricercatori italiani dell'IRCCS San Raffaele Pisana, dell'Università La Sapienza di Roma e dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, in collaborazione con altre università e un'impresa italiana che produce strumenti biomedicali, sono riusciti ad effettuare per la prima volta al mondo una registrazione simultanea dell'attività elettroencefalografica cerebrale di un gruppo di musicisti impegnati in concerto, attraverso l'utilizzo di una tecnologia ad hoc sviluppata da un'azienda biomedica italiana.
Anche saper cantare ha la sua importanza nelle gestione delle relazioni umane; un corretto e cosciente utilizzo della voce agirebbe sul sistema neurovegetativo, quindi sulla regolazione di funzioni vitali quali la traspirazione, il ritmo cardiaco, la pressione sanguigna, facilitando anche l'esprimersi delle emozioni e delle risorse creative di ciascuno.
La buona musica andrebbe ascoltata con un vero impianto di alta fedeltà sia in casa sia un auto, quindi il mio consiglio è quello di indirizzarsi verso componenti "audiophile".
Alta fedeltà significa ascoltare al massimo livello di naturalezza possibile.
La musica svolge un ruolo fondamentale nelle nostre vite grazie alla capacità di inspirare, emozionare e creare empatia.
La musica ci arricchisce la vita.
Alta fedeltà significa poter cogliere tutte le sfumature emotive.
Musica in alta fedeltà vuol dire emozioni.
Alta fedeltà è quindi la capacità di un impianto sonoro di trasmettere emozioni.
Non lesinate nell'allestire un impianto sul quale ascoltare la musica.
Vi è realmente una differenza enorme tra lo stesso disco ascoltato su un impianto di pochi soldi e un impianto decente (non si parla di spendere una fortuna comunque).
E la differenza enorme è nelle emozioni diverse che porta l'ascolto di un disco su un impianto economico e un impianto vero.
I "compattoni" che vediamo spesso negli ipermercati sono quanto di meglio si possa fare per NON godere MAI delle vere emozioni che procura la musica : sono fatti per distorcere il suono enfatizzando spesso i toni bassi o gli acuti e stravolgendo completamente il messaggio dei dati contenuti nel supporto musicale.
Il risultato è suono "piatto", privo di corretta dinamica e timbrica, molto affaticante, alla fine è soltanto un danno.
E' assolutamente necessario se si vuole ascoltare la musica correttamente e godere delle potenziali emozioni :
Un amplificatore separato (se preamplificatore+finale oppure amplificatore integrato con alimentazione separata la qualità aumenta)
Un paio di diffusori acustici (casse) di qualità (preferibilmente in legno)
Un lettore cd (cd player) separato di qualità (vi è realmente un GRANDE differenza tra un lettore di 100 euro e uno di 800), possibilmente con alimentazione dedicata separata o eventualmente un giradischi se si preferisce l'analogico
Dei cavi di segnale (tra cd player e amplificatore) di qualità (non risparmiate sui cavi!), di potenza (tra amplificatore e diffusori acustici) e di alimentazione, eventualmente un condizionatore di rete
Una corretta sistemazione dei diffusori acustici (in genere i diffusori acustici odiano la vicinanza con le pareti e i tweeter vanno sistemati ad altezza orecchio)
Personalmente per l'ascolto in auto ho scelto Alpine, Res Audio e Steg;
per l'ascolto in casa B&W, Sonus Faber, Nad, Denon, Sonus Faber, Marantz, MCIntosh, Accuphase, Naim, Proac, Onkyo, Roksan, Yamaha, Teac, TeddyPardo; per il video Sharp, Philips, Harman Kardon, Denon, GB&L, Chario, Panasonic, Sony, etc.
L'alta fedeltà (Hi-Fi) ha come fine la riproduzione fedele della musica.
Le emozioni che può dare un vero impianto di HI-FI sia nell'audio sia nel video possono essere forti e sorprendenti, tanto da poterli inserire nella lista dei piaceri della vita più interessanti.
Lo sforzo per realizzare un vero impianto HI-FI può essere ampiamente ripagato quando ci si siederà ad una poltrona o si inizierà a muoversi in una stanza colti da una forza irrefrenabile.
La musica, la melodia che si impossessa di noi e ci costringe a muoverci come mai ci saremmo aspettati, bisognosi di tradurre in movimenti e ondate muscolari tutte le nostre sensazioni.
E più l'animo è sensibile e più facilmente si lascia travolgere dalla musica.
La musica riprodotta bene può creare uno stato di benessere molto piacevole, un piacere fisico oltre che mentale.
Sembra avere davanti a sé l'orchestra, l'artista sembra entrare dentro si noi e può farsi avanti istintivamente e irrefrenabilmente la voglia di danzare e cantare!
Da non dimenticare che esiste anche la musicoterapia!
Perché si ascolta la musica ad alto volume?
Perché vogliamo essere felici.
Uno studio condotto dalla McGill University di Montreal, pubblicato su Nature Neuroscience, ha scoperto che la musica stimola il rilascio di dopamina, neurotrasmettitore responsabile della sensazione di piacere.
Le melodie stimolano il cervello proprio come fanno cibo, sesso e droghe.
Gli scienziati hanno osservato che la produzione di dopamina inizia ad aumentare anche nei momenti precedenti all'ascolto, quando si è in attesa o ci si sta preparando a farlo, ed è correlata al tipo di musica proposto : è maggiore per il genere che si preferisce.
Il suono è in grado di modificare battito cardiaco, respiro e temperatura corporea, come una droga, spingendo l'ascoltatore ad aumentare il volume per provare sensazioni di benessere sempre maggiori ed appaganti.
La musica metal fa male alla salute?
No, anzi, studi recenti dimostrerebbero il contrario.
Unica condizione da rispettare : deve piacere!
Se la si detesta o non la si comprende, meglio evitare.
Metal è un nome generico per un certo tipo di musica rock, molto ritmata e piena di suoni forti e violenti.
Sembra che ascoltarla abbia un forte effetto catartico, ossia riesca a incanalare sentimenti negativi come ansia e rabbia e farli espellere dalla mente.
La cosa curiosa è che questo genere musicale è sempre stato accusato di essere invece responsabile di gesti violenti da parte dei suoi fans, per colpa dei testi delle canzoni, solitamente sempre molto duri, e della violenza dei ritmi.
Invece avrebbe effetti calmanti! Ma soltanto su chi la sente con autentico piacere.
Un filone molto interessante della musica è il cantautorato, la canzone d'autore.
Quando la musica e la parola sotto forma di poesia si incontrano per generare una delle forme d'arte più belle e profonde.
Un cantautore può definirsi come un artista che scrive di una canzone parole e musica (o comunque in stretto connubio con un paroliere od un musicista) ed esprime così la sua arte.
Un cantautore secondo me è colui che scrive canzoni prima per sé stesso come bisogno interiore per comunicare.
Relazione tra musica e matematica
Le emozioni che ci trasportano ascoltando la musica dipendono in realtà da un complicato rapporto di fattori numerici.
Un qualsiasi suono è un rapido cambiamento della pressione dell'aria, il quale è misurato in Hertz, ovvero la quantità di oscillazioni in un secondo.
Quando ad esempio di pizzica un corda tesa, il tono generato sarà perfettamente consonante con quello di un'altra corda la cui lunghezza ha un rapporto di 1 a 2.
Questo fenomeno si ripete con altre semplici relazioni come 3 a 2 o 6 a 5.
Più questo rapporto è complicato (ad esempio 113:158), più il suono sarà dissonante e creerà tensione, smuovendo le emozioni dell'ascoltatore.
Non importa quindi la frequenza assoluta di un tono ma le relazioni tra questi toni.
E' posibile quindi definire la musica come fatta sia di travolgenti emozioni che di numeri.
Gli effetti sul cervello di ogni genere musicale
Heavy Metal - Negli anni '80 si temeva che potesse compromettere lo sviluppo psicologico dei ragazzi, uno studio della Humboldt State University su circa 400 fan dell'Hard Rock ormai cresciuti ha dimostrato che non è così, anzi favorisce un forte senso di identità personale. E un'indagine dell'Università del Queensland aggiunge che questa musica fa bene agli arrabbiati, perché è un modo per incanalare le emozioni negative.
Rap e Hip-Hop - Secondo alcuni studiosi dell'Università di Cambridge è utile a chi è depresso : le canzoni raccontano spesso la storia di chi supera gli ostacoli, anche contro ogni previsione, e dell'amore per macchine fiammanti o vite di lusso. Queste immagini positive fanno bene a chi è giù di morale perché aiutano a cercare un obiettivo e perseguirlo.
Jazz - E' perfetto per sincronizzare cervello e cuore e rilassarsi : ricercatori dell'Università del Nevada a Reno hanno dimostrato che i pezzi jazz, che spesso hanno un ritmo simile a quello cardiaco (dai 60 ai 75 battiti al minuto), portano il cervello a produrre onde alfa, tipiche di quando siamo svegli ma molto rilassati.
Pop - E' l'ideale per migliorare la performance fisica e sentire meno la stanchezza, come ha dimostrato uno studio dell'Università di Ghent in Belgio. Il pop moderno è però il genere musicale che, rispetto a tutti gli altri, stimola meno la creatività.
Classica - E' il tipo di musica sul quale esiste il maggior numero di studi ed è il più efficace nel dare effetti positivi a tutto l'organismo. Secondo Sam Gosling e Jason Rentfrow dell'Università del Texas, che hanno messo a punto il test Stomp (Short Test Of Music Preferences) per misurare i gusti musicali, chi la ama è aperto alle esperienze ed è intelligente (ha in media un alto QI).
Un particolare fascino e piacere di ascolto può dare il vinile.
La collezione vinilica può essere soggetta (come un titolo borsistico) ad oscillazioni, ciò si può vedere utilizzando ad esempio il sito di riferimento Discogs e ciò deriva dalle vendite al prezzo min e max che si effettuano attraverso la piattaforma Discog. Se poi i propri dischi sono tutti in ottime condizioni (Mint o Near Mint) si può considerare il “prezzo massimo” che il sito indica di ogni disco.
Nel momento che si vuole realizzare la vendita di ogni singolo pezzo (o di blocchi di pezzi) della collezione si può mettere un annuncio su Ebay (asta online) o su Discogs o su altri siti analoghi, impostando un prezzo che si vuole realizzare (guardando prima le quotazioni attuali del pezzo) oppure mettendo l’inserzione come “asta on line” e impostando un prezzo di partenza che si vuole realizzare e poi aspettando che siano gli altri ad offrire il meglio che possono offrire.
Il mercato del vinile (musica analogica) è fiorente e sembra non possa mai finire, in quanto si è visto che il supporto CD tanto decantato negli anni 80 si è poi rivelato un supporto non ad “alta fedeltà” ma comunque un compromesso, mentre la musica ascoltata tramite vinile ha una spazialità e calore superiore, il piacere di ascolto del vinile si può soltanto raggiungere con impianti digitali di alto costo, come ad esempio il lettore digitale di riferimento Naim NDS unito ad una meccanica di valore e comunque solo con file digitali (musica liquida) ad alta definizione.
Il piacere del “supporto fisico” che dà comunque il vinile non è eguagliabile dal possedere una copia digitali del prodotto musicale (un file invisibile su un hard disk ad esempio).
I vinili possono anche essere un vero e proprio “oggetto d’arte” come i Picture Disc.
Per gli amanti del piacere musicale e della cultura annessa il manipolare ed ascoltare un vinile analogico significa godimento multisensoriale.
I formati MP3 (per la musica) e quello MP4 (audio/video) hanno fatto la loro comparsa già da qualche tempo.
Può essere certamente molto comodo per trasportare in poco spazio centinaia di pezzi musicali e di video della propria collezione originale.
E' comodo portare con se un lettore MP3/MP4 mentre si fa attività fisica, mentre si viaggia, per lavoro, etc.
E' tuttavia da ricordare che la qualità della musica nel formato MP3 è assolutamente inferiore ai cd ad esempio.
Infatti il formato MP3 è un formato compresso, ovvero la musica viene compressa (non è più il brano di partenza) per occupare meno spazio sul supporto di memorizzazione!
Tra gli artisti in ambito musicale che personalmente preferisco : Bob Dylan, Bruce Springsteen, The Beatles, Van Morrison, Mozart, Chopin, Bach, Beethoven, Frank Zappa, Händel, Fabrizio De André, Francesco De Gregori, Francesco Guccini, Giorgio Gaber, King Crimson, Miles Davis, Leonard Cohen, Lou Reed, Neil Young, Paolo Conte, Pierangelo Bertoli, Pink Floyd, Rino Gaetano, Robert Wyatt, Soft Machine, Syd Barrett, Tangerine Dream, Television, Joy Division, The Doors, The Police, Cat Stevens, Nick Drake, The Rolling Stones, The Velvet Underground, Vasco Rossi, Creedence Clearwater Revival, David Bowie, Franco Battiato, Tim Buckley, Love, The Who.
Alcuni dei migliori album della musica Rock di tutti i tempi.
Sembra che nell'uomo la capacità di comprendere la musica sia innata, a differenza degli animali che invece sono molto spesso del tutto indifferenti a melodie ed armonie, intendendole come semplici rumori.
Nell'uomo il senso della musica esiste già in età prenatale : è stato dimostrato che il feto reagisce positivamente alle melodie e in modo negativo alle frasi musicali che contengono vere e proprie stecche.
Una spiccata sensibilità alle note inoltre, ci avrebbe donato la capacità di parlare e comunicare.
Secondo l'Università del Maryland (Usa) quando si ascolta una canzone che non piace i vasi sanguigni si restringono del 6% in mezz'ora, se invece piace si allargano del 32%. Perché? Perché l'organismo produce più ossido nitrico una sostanza che dilata arterie e capillari, proteggendoli dagli infarti (un meccanismo simile alle pillole del sesso).
Secondo lo psicologo Glenn Schnellenberg dell'Università di Toronto, la musica potenzia le capacità intellettive aiutando a ottenere migliori risultati in qualsiasi compito.
L'importante è che il brano ci piaccia : uno stimolo gradevole aumenta il benessere e rilassa.
Mozart ad esempio può essere in grado di sopraffare il dolore, allontanandolo e disperdendolo, come se le sue note aleggiassero sopra la sofferenza fino a portarla via.
Inoltre ascoltare le note di Mozart fa bene al cuore e può diventare persino una terapia post-infarto perché riduce la pressione e la frequenza cardiaca, come dimostrato dai ricercatori coordinati da Luiza Carolina Gruhlke dell'Università di Santa Catarina in Brasile che hanno pubblicato uno studio sulla rivista Acta Cardiologica; l'obiettivo dello studio era valutare gli effetti della musica sulle persone colpite da un infarto miocardico acuto, hanno arruolato 60 pazienti e li hanno divisi in tre gruppi a cui hanno fatto ascoltare rispettivamente Mozart, i Beatles e le notizie della radio. Contemporaneamente hanno misurato la pressione sistolica, diastolica e frequenza cardiaca e la riduzione di questi parametri è stata registrata solo nel gruppo che ha ascoltato le arie del grande compositore austriaco.
Imparare a suonare uno strumento tra i 6 e gli 8 anni di vita migliora le connessioni cerebrali e rende più abili in compiti che richiedono destrezza nei movimenti, ciò è evinto da una ricerca canadese pubblicata sul Journal of Neuroscience.
La musica fa crescere i bambini : suonare con regolarità uno strumento, favorisce lo sviluppo del cervello dei bambini, rendendo così la loro mente più elastica; secondo i neuroscienziati della Harward University e dell'ospedale pediatrico di Boston, infatti, esercitarsi fin da piccolissimi, migliora le funzioni esecutive del cervello, in questo modo i bimbi sono in grado di adattarsi con maggiore facilità a situazioni nuove e sempre più complesse. La musica aumenta anche la capacità di aggiornare la memoria di lavoro con nuove informazioni.
Vi è mai capitato di ascoltare un brano e .... essere catapultati indietro nel tempo, in atmosfere passate, in epoche passate, fare un salto nel tempo tramite la musica, le sensazioni musicali?
Si può essere rapiti dalla sconvolgente bellezza di un brano e ritrovarsi a piangere all'improvviso, senza sapere se siano lacrime di felicità o tristezza, sperimentando il sublime o provando una profonda sensazione di calma interiore.
La musica può dare moltissimo, non privatene, non rinunciate al bellissimo viaggio alla scoperta dei migliori artisti nell'ambito musicale.
Il neurologo britannico Jack Lewis ha anche stilato una lista di 11 canzoni dall'effetto antidepressivo, lo studioso afferma che queste canzoni stimolano il sistema limbico e l'area della ricompensa, zone cruciali per le emozioni piacevoli :
Prince - Sexy Dancer
BB King - Let The Good Times Roll
The Beach Boys - Surfing USA
Bob Marley - Three Little Birds
Muddy Waters - Got My Mojo Working
Boney M – Sunny
The Darkness - I Believe In a Thing called Love
Scissor Sisters - Take Your Mama
Outkast - Hey Ya
M People - Moving on Up
Tchaikovsky- 1812 Overture
Secondo Jack Lewis ci sono poi dei brani che al di là dei propri gusti agiscono positivamente sull'umore, allontanando l'ansia quasi come una medicina.
Grazie ad una particolare modulazione dei ritmi, infatti, alcune hit più di altre sono capaci di stimolare l'area del cervello che origina e gestisce le emozioni.
Tra questi, secondo il neurologo, ci sono
Ma ognuno ovviamente ha la sua canzone positiva!
La vita di chi ascolta un capolavoro artistico come i migliori dischi della storia può cambiare per sempre.
Leggere anche l'articolo dedicato al cinema.
Chi tira le reti...chi vive in Calabria...chi reagisce d'istinto...chi fa il contadino...chi scrive poesie...chi ha torto o ragione...chi odia i terroni...chi vive d'amore...chi vive da solo...chi spazza i cortili...ma il cielo è sempre più blu....Rino Gaetano