LIMONE
 
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Il limone è senz'altro uno dei doni della Natura più preziosi ed apprezzati, vediamone le proprietà.

NOMI BOTANICI

LimoneCitrus medica var. Limonum (L.) Brandis, Citrus Limonum Risso, Citrus Limonia Osb., Limonia malus Black. Herb., Limon vulgaris Ferr. Hesp.

NOMI POPOLARI E INTERNAZIONALI

Ramicella, Ponzino, Limùn, Acid lemon, Bush lemon, Chanh tay, Citroen, Citron, Citronnier, Harilik Sidrunipuu, Sítróna, Zitrone, Zagar, Jeruk limun, Khatta nabbu, Khatto nabbu, Krooch chhmaa veeng, Limao, Limonero, Li Meng, Ning Meng, Baranibu, Bijaura, Jambira, Limbu, Re-Mo-N, Remon, Limou Khagi, Cytryna, Bijauri, Galgal, Nimbaka, Ruchaka, Vijapura, Crann Limoin, Suckat, Ma Nao Leung, Manao Farang, Som Saa.

Il limone fa parte della famiglia delle Rutacee, cui appartengono anche arance, mandarini, bergamotti, cedri, pompelmi.

Le varietà principali di limoni sono:

· Il Femminello, tipico della Sicilia, dal frutto di forma oblunga, la polpa succosa e molti semi. Esiste però anche il Femminello apireno, molto pregiato, poiché è quasi privo di semi; dai Femminelli Santa Teresa provengono i migliori verdelli;

· Il Monachello, resiste poco alla conservazione ed è utilizzato, principalmente, per la produzione di verdelli;

· L’Interdonato, dal frutto grosso, ma poco succoso, utilizzato per la produzione del primofiore.

E' un fantastico alimento che può giovare a chi soffre di cattiva salute renale,

Il limone (Citrus × limon) è un albero da frutto appartenente al genere Citrus e alla famiglia delle Rutaceae. Il nome comune limone si può riferire tanto alla pianta quanto al suo frutto.

Il limone è un albero che raggiunge dai 3 ai 6 metri di altezza. I germogli e i petali sono bianchi e violetti.

Il frutto è giallo all'esterno e quasi incolore all'interno, di forma sferica fino ad ovale, spesso con una protuberanza all'apice e appuntito all'altra estremità.

La buccia può essere da molto ruvida a liscia, più o meno foderata all'interno con una massa bianca spugnosa detta albedo.

Solitamente i limoni si coltivano per la produzione di frutti ma la pianta può essere coltivata in vaso a scopo ornamentale.

Per le coltivazioni in vaso è consigliata terra specifica per agrumi e il rinvaso annuale prima del ricovero invernale in serra.

In clima favorevole, il limone fiorisce e fruttifica due volte l'anno.

La fioritura dura almeno due mesi e il frutto maturo può attendere altri due mesi sull'albero prima di venir colto, il che favorisce una raccolta sistematica.

La fioritura primaverile produce i frutti migliori, la cui raccolta dura poi tutto l'inverno, da novembre ad aprile o maggio.

La seconda fioritura, a volte forzata nelle piantagioni commerciali, avviene in agosto e settembre, i frutti si possono raccogliere da maggio in poi, subito dopo quelli invernali.

In condizioni favorevoli, un albero adulto può dare da 600 a 800 frutti all'anno.

Albero di limoneI limoni sono coltivati in tutto il mondo in innumerevoli varietà che probabilmente neanche i botanici riescono a registrare correntemente. Le differenze tra di esse sono infatti riscontrabili prevalentemente nell'aspetto esteriore, mentre rimangono praticamente invariate sia le loro qualità alimentari che la relativa importanza economica. Il limone infatti, ben raramente viene consumato come frutto fresco, per cui cambiamenti minori di gusto non sono molto importanti. Per la lavorazione industriale vanno bene tutte le varietà, con l'esclusione forse di quelle poche che per il precoce deterioramento vengono consumate sul luogo di produzione. Sono così quasi ignote le varietà del limone rosso e del limone dolce che danno frutti sempre agri, ma nel contempo abbastanza dolci da poter essere mangiati come frutta fresca. Quando questi limoni giungono a maturazione si deteriorano nel giro di due o tre giorni, per cui logicamente vengono consumati dalla popolazione locale e rimangono sconosciuti su un mercato più vasto.

Il limone viene coltivato in tutto il mondo nella fascia subtropicale, dove il clima è sufficientemente caldo ed umido ed è un importante prodotto di esportazione per molti paesi al di fuori dell'Unione Europea nel periodo "fuori stagione".

Il produttore maggiore è l'India (16% della produzione mondiale di limone e lime), subito seguita da Messico (~14,5%), Argentina (~10%), Brasile (~8%) e Spagna (~7%). Altri paesi sono Cile, Uruguay, Cipro e Stati Uniti dove i limoni sono coltivati prevalentemente in Florida e California. Dalla metà degli anni ottanta tuttavia l'importanza economica della coltivazione del limone è in fase di forte decremento. In Italia il limone si coltiva a scopo produttivo principalmente nel Meridione, in particolare in SiciliaCalabria Campania.

Il limone (assieme al pomodoro) è il vegetale con il più alto contenuto di acido citrico, una sostanza essenziale per il ricambio energetico delle cellule.

Contiene inoltre citrati di sodio e di potassio, che hanno un notevole potere depurativo.

Dal limone lo scienziato ungherese Albert Szent-Gyorgy riuscì per primo a isolare la vitamina C, di cui il frutto è particolarmente ricco.

Anche in questo caso, come spesso accade, non è tanto la presenza di questo o di quell’elemento a essere efficace, quanto piuttosto l’armonico contributo di diverse sostanze che interagiscono tra loro.

La parte del frutto più comunemente utilizzata è il succo che rappresenta fino al 50% del suo peso, contiene 50-80 grammi/litro di acido citrico, che conferisce il tipico sapore aspro e diversi altri acidi organici tra cui l'acido malico, l'acido ascorbico o vitamina C (0,5 g/l). Il succo pastorizzato si mantiene senza conservanti per almeno un anno e viene usato come ingrediente di vari alimenti e bevande. Il succo concentrato viene invece sottoposto ad ulteriore lavorazione e consumato nell'industria conserviera. Dal succo del limone si produce la limonata, una bevanda a base di succo di limone, acqua e zucchero.

Anche in farmacologia il limone è molto apprezzato e le sue parti utilizzate sono il succo e il pericarpio (scorza). Il suo uso come farmaco era consolidato quando ancora non si sapeva nulla delle vitamine. Innanzi tutto ne veniva apprezzato il succo quale antiemorragico, disinfettante, diminuzione consistenza di feci (diarrea) e ipoglicemizzanti (tende a far diminuire il glucosio nel sangue). Nell'aromaterapia viene indicato come rinfrescante, tonico per la circolazione, battericida, antisettico, valido per abbassare la pressione arteriosa, utile per eliminare verruche, calli, gengive infiammate, per curare artrite e reumatismi, vene varicose, raffreddore, influenza.

Era reputato indispensabile nella cura dello scorbuto, cosa ben nota tra i marinai che non mancavano di approvvigionarsi di limoni prima di ogni viaggio impegnativo.

100 g di polpa di limone

contengono:

kcal kJ acqua lipidi potassio calcio magnesio vitamina C
35-56 151-235 84-90 g 0,6 g 149 mg 11 mg 28 mg 51 mg

Discreto è l’apporto di vitamine del gruppo B e della vitamina P. Nella scorza si trova un’altissima quantità di flavonoidi.

Il limone è il frutto che vanta il più vasto impiego terapeutico, e il rapporto fra limone e salute vanta una storia millenaria: dagli impieghi degli antichi Greci fino ai giorni nostri, gli esempi di applicazione del limone in medicina sono centinaia, un lungo elenco fatto anche di alcune pagine importantissime della storia della medicina, come la scoperta dello scorbuto di James Lind nel 1747, patologia dovuta alla carenza di vitamina C e curata con il succo di limoni e arance.

L'elevata concentrazione di vitamina C contenuta nel limone rende questo frutto di notevole importanza per la tutela della salute.

Infine, l'alto contenuto di vitamina C nel limone è utile per combattere sintomi dell'influenza.

C'è chi sostiene che un bicchiere di acqua tiepida al mattino unita ad un cucchiaino di miele e la spremuta di un mezzo limone sia un toccasana : rinforzerebbe il sistema immunitario (presenza di potassio e vitamina C), bilancerebbe il pH del corpo (è uno degli alimenti più alcalini, contiene acido citrico ma non crea acidità nel corpo una volta metabolizzato), aiuterebbe nella perdita di peso (il limone è ricco di fibre di pectina che aiutano a combattere la fame), aiuterebbe la digestione (incoraggia il fegato a produrre la bile, acido richiesto per la digestione), è un diuretico (aumenta il tasso di minzione nel corpo che aiuta a purificare), aiuterebbe a pulire la pelle, rinfresca l'alito, allieverebbe i problemi respiratori (acqua calda e limone aiuterebbe a sbarazzarsi delle infezioni polmonari), aiuterebbe contro la disidratazione e la fatica cronica surrenale.

L'acqua deve essere tiepida perché se fosse fredda sarebbe uno shock per l'intestino a digiuno appena alzati.

La dose andrebbe da 1/4 a 1/2 limone

Va detto che bisogna chiedere al proprio medico in caso di intolleranza o allergia al limone o al miele, in caso di gastriti e ulcere, etc.

Attenzione: chi soffre d’irritazione allo stomaco o dei postumi di un’ulcera può risultare insofferente al limone. In questi casi bisogna iniziare ad assumere il limone gradualmente. Alcuni sopportano meglio il succo di mezzo limone diluito in acqua fredda, preso prima dei pasti. Altri preferiscono assumerlo dopo il pasto, disciolto in acqua calda addolcita con un po’ di miele.

Inoltre, è del tutto priva di fondamento la credenza, piuttosto diffusa, che il limone possa togliere calcio alle ossa (rendendole fragili), al contrario, l’acido citrico contenuto nel frutto favorisce l’assimilazione del calcio da parte dell’intestino.

Inoltre contenendo acido citrico potrebbe contribuire ad erodere lo smalto dei denti, quindi è consigliato assumere la bevanda al mattino con una cannuccia, a sciacquare la bocca con acqua che poi va espulsa e ad provvedere alla normale detersione dei denti nei tempi consigliati dai dentisti.

Il difenile purtroppo, è solo uno delle sostanze chimiche utilizzate per la conservazione del limone e degli agrumi in genere.

Molto importante è acquistare sempre limoni freschi e che non abbiano un cattivo odore ad annusarli, soprattutto quando se ne vuole utilizzare la buccia per fare ad esempio dei dolci o un semplice “canarino” come digestivo molto efficace.

Il limone deve avere buccia soda, sottile, liscia, senza macchie e di colore brillante. Per verificare che sia fresco controllate che la rosetta a cui è attaccato il picciolo sia di colore verde. Una buccia rugosa e spessa, macchie verdi, deformità, ammaccature e cicatrici, dovute a grandine o ad attacchi di parassiti, sono da considerarsi difetti. Utilizzate limoni maturi, più ricchi di aroma.
Al momento dell’acquisto accertatevi che i frutti non siano trattati in superficie con una sostanza che impedisce lo sviluppo delle muffe, appunto ‘difenile’ o ‘bifenile’. Nel corso di esperimenti di laboratorio condotti su animali, il difenile non si è dimostrato nocivo, ma altera il sapore del frutto. Qualora vogliate utilizzare la scorza, soprattutto se a scopi curativi, si consiglia di acquistare limoni non trattati.

Per conservare i limoni maturi la temperatura ideale è di 0 – 4°C, mentre i limoni verdi possono essere mantenuti a una temperatura di 11 – 14°C. E’ consigliabile, quindi, tenere i limoni maturi in frigorifero, mentre i limoni verdi possono rimanere in un ambiente fresco.

Il limone può dare numerosi vantaggi per la salute:

Battericida, antisettico
Fluidificante del sangue
Stimolatore delle secrezioni gastroepatiche e pancreatiche
Antiacido
Astringente
Ipotensivo
Rimineralizzante

Nel suo libro Cura delle malattie con le essenze delle piante, Jean Valnet, insigne erborista e naturopata francese, del limone dice:

Il succo del limone può essere utilizzato per disinfettare un’acqua sospetta, (il succo di un limone per 1 litro d’acqua).
Contro i raffreddori di testa, sinusiti, alcune gocce di succo nelle narici più volte al giorno
Contro la pesantezza epatica, versare la sera dell’acqua bollente 3 limoni( non trattati) tagliati e bere a digiuno il giorno dopo.
Come vermifugo, schiacciare la scorza, la polpa e i semi di un limone, fare macerare per 2 ore in acqua con miele, passare spremendo bene e bere prima di coricarsi.

Il limone oltre ad avere un’azione equilibratrice sul metabolismo, è rinfrescante, diuretico, vitaminizzante, astringente, digestivo.

L’assunzione a digiuno del succo di limone ha azione depurativa su tutto l’organismo ed è consigliato per:
Nausee
Reumatismi
Inappetenza
Bronchiti
Digestioni difficili
Diarrea

Un periodo di cura con il succo di limone avranno una benefica azione purificatrice del sangue.

I limoni posseggono notevoli proprietà antiossidanti, capaci di contrastare l’azione dei radicali liberi e di agire sulla struttura delle membrane cellulari e del materiale genetico: i flavonoidi, presenti ad alte concentrazioni, e soprattutto i limonoidi (che si ritrovano soprattutto nella buccia), che hanno la capacità di frenare alcuni tipi di cellule cancerose, come quelle del neuroblastoma: l’hanno verificato, in provetta, i ricercatori della Texas Agriculture Experiment Station di Chillicothe (Stati Uniti).

Altre ricerche avrebbero confermato che il limone sarebbe un rimedio provato contro praticamente tutti i tipi di tumore, ma è anche un ottimo anti-microbico a largo spettro, contro le infezioni batteriche e i funghi, funziona come antidepressivo, così come è utile contro stress e disturbi nervosi, regolatore di pressione alta e combatte i parassiti interni e vermi; i malati di tumore devono affidarsi in ogni caso sotto la supervisione attenta del proprio medico di fiducia e agli studi scientifici ufficiali nella bibliografia medica.

I flavonoidi, secondo uno studio pubblicato su Journal of Agricultural and Food Chemistry sono in grado di limitare l’azione di particolari molecole con alto potenziale cancerogeno, cosa confermata da un’altra ricerca, pubblicata su Current Cancer Drug Targets.

Consigli tratti da Erbe buone per la salute Ed. Giunti Demetra : usabile anche a favore della bellezza, come sbiancante dei denti e per ridurre il tartaro, per fermare le emorragie gengivali, ma anche come tonico per il viso, per rendere lucidi e morbidi i capelli o come detersivo per pulire varie superfici e tanto altro ancora.

Grazie alle sue mucillagini, il succo di limone ammorbidisce la pelle e la nutre con gli oligoelementi di cui è ricco.

Inoltre, grazie al suo contenuto di vitamina C, di acidi citrico e malico, la tonifica, riduce la secrezione di sebo e mantiene la giusta acidità.

1. Tonico per pelli grasse: massaggiate il viso due volte il giorno (la mattina e la sera), con un batuffolo di ovatta imbevuto di succo di limone (avendo l’accortezza di evitare gli occhi). Lasciate seccare e poi ripetete l’operazione. Alla fine lavate il viso con acqua fredda.

2. Maschera per pelli grasse: sbattete un tuorlo d’uovo con due cucchiai di miele liquido, aggiungete due cucchiai di olio extra vergine d’oliva, amalgamate bene aggiungendo – se necessario – altro olio e infine due/tre cucchiai di succo di limone. Ungete il viso con questa crema e lasciatela seccare. Poi, lavatevi con acqua tiepida.

3. Per ottenere denti bianchi: ogni giorno – per una settimana – affondate i denti in un grosso spicchio di limone (completo di buccia), assicurandovi che penetrino nella polpa e nella parte bianca, quindi passate lo spicchio avanti e indietro per tutta la dentatura.

4. Per rafforzare le unghie fragili: spremete il succo di due/tre limoni in 50 ml di olio di avocado (si trova in erboristeria), miscelate bene e ogni sera ungete le unghie con questo miscuglio. Per evitare, di macchiare la biancheria, indossate guanti di cotone bianco.

Senza dubbio i limoni e altri agrumi sono nutrienti e benefici per la salute in una miriade di modi, quindi dovrebbero certamente essere considerati come componente essenziale di una dieta sana.

È buona abitudine grattugiare un po’ di scorza di limone sulle verdure e sulle insalate, oltre a dare sapore al piatto, la scorza è particolarmente ricca di limonene; è anche possibile sostituire il limone all’aceto di vino nel condire le insalate. Il limone ha un aroma meno aggressivo dell’aceto, si adatta a vivande delicate come pesci, crostacei o verdure di gusto non accentuato.

Il succo di limone ha la capacità di ‘cuocere’ le carni, ammorbidendone le fibre e rendendole più digeribili.

· La scorza grattugiata del limone conferisce un aroma gradevole a dolci, gelati, paste frolle e lievitate, creme, carni e salse (grattugiarne solo la parte gialla e non quella bianca che è amara).

· Per evitare che i carciofi puliti anneriscano, immergeteli in acqua acidulata con succo di limone.

· Aggiungete una fettina di scorza di limone al caffè (secondo la tradizione popolare, aiuta la digestione di un pasto ‘pesante’).

· Per eliminare l’odore del cavolfiore, durante la bollitura, mettete mezzo limone nell’acqua di cottura.

· Nella preparazione delle marmellate, durante la cottura della frutta, aggiungete succo di limone. Impedisce che le marmellate inacidiscono (nonostante il limone abbia un sapore acidulo).

CONTROINDICAZIONI
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