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Il russamento è provocato dal passaggio dell'aria attraverso un restringimento delle vie aeree superiori.

Oltre a costituire un disturbo comune, è anche un disturbo il quale, se presente con continuità, deve essere indagati con una visita appropriata dallo specialista.

Può essere un'ostruzione transitoria a livello del naso, ma anche qualcosa di più importante : infatti potrebbe essere una condizione cronica da tenere sotto controllo e che può arrivare a minacciare la capacità polmonare e la funzionalità respiratoria.

Se il russare diventa un disturbo cronico, il russatore, il più delle volte è ignaro del suo russare, incorre in momenti di vera e propria interruzione del respiro (apnea) che può durare alcuni secondi e determina, di conseguenza una riduzione dell'ossigeno circolante. Tutto ciò può ripetersi più di una volta durante la notte e lasciare uno spiacevole strascico al risveglio che diventa difficoltoso anche per il trambusto notturno.

L' "apnea da sonno" si associa spesso all'obesità, a disturbi cardiorespiratori di natura diversa come l'ipersonnia (sonnolenza persistente durante le ore di luce).

Gli specialisti da consultare possono essere: otorinolaringoiatra e pneumologo.

L'esame diagnostico principale è la polisonnografia (tracciato dell'andamento delle varie fasi del sonno che pone in relazione la funzione cardiocircolatoria e quella respiratoria).

Si può anche, specie nei casi meno gravi, cominciare con una semplice valutazione dell'ipossia (diminuzione dell'ossigeno circolante) notturna con un semplice esame detto ossimetria transcutanea (in pratica si valuta l'ossigenazione corporea ponendo un sensore sopra un dito della mano per un tempo sufficiente sia per cogliere le variazioni durante le normali attività del giorno sia quelle delle ore notturne) che si completa nell'arco di 24 ore.

Vi possono essere vari rimedi :

- trattamento con farmaci che influiscono sul miglioramento del respiro attraverso la vasodilatazione e la broncodilatazione: rimedio che si riserva a casi lievi e che non appare risolutivo

- trattamenti ventilatori meccanici, che vanno dalla vera e propria ventilazione controllata (riservata ai soggetti ricoverati) fino al più semplice e pratico utilizzo di mascherine per la ventilazione impiegabili a domicilio

- trattamento chirurgico, riservato ai casi in cui si accerta (dopo un esame endoscopico che esplora naso, gola e albero respiratorio) un impedimento effettivo che va rimosso

Interessanti informazioni anche sul sito http://www.russare.org/

 

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