PICNOGENOLO
 
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Si tratta di una miscela di bioflavonoidi (proantocianidine) estratti dalla frutta, dalla verdura e da altre piante come ad esempio il Tè verde, la Vite vergine, i semi d'uva e soprattutto la corteccia di Pino marittimo.

I picnogenoli si sono dimostrati anche 30 volte più potenti della vitamina C, vitamina E e betacarotene nel combattere i radicali liberi, nell'impedire danni alla membrana cellulare e DNA e nell'impedire la perossidazione lipidica.

L'uso sinergico con vitamina C, E e betacarotene porta ad un potente mix antiossidante.

I composti presenti nel Picnogenolo appartengono alla famiglia chimica dei polifenoli ed in particolare alla classe dei flavonoidi.

E contenuto in elevate quantità anche nei semi di uva.

Questi composti hanno una potente attività antiossidante. In particolare gli acidi fenolici sono in grado di contribuire alla regolazione del tono muscolare delle arterie e quindi al loro calibro, possono anche partecipare al processo di stimolazione della bile dal fegato alla cistifelia favorendo la digestione e l'eliminazione delle tossine.

Gli acidi caffeico e ferulico presenti nel Picnogenolo possono contribuire alla riduzione della formazione di nitrosamine. Inoltre l'acido caffeico agisce da epatoprotettore nei casi di intossicazione dovuta all'esposizione a sostanze tossiche come i solventi chimici e inibisce la formazione di leucotrieni che sono tra i m ediatori più importanti delle reazioni allergiche e infiammatorie acute.

Ha effetto antiossidante nei confronti dell'anione superossido, inibisce la perossidazione lipidica, inibisce l'enzima xantina ossidasi (che fa formare l'anione superossido).

Le proantocianidine oligomeriche bloccano l’intero processo a due livelli: impedendo la formazione di composti contenenti ossigeno attivo e limitando direttamente l’attività enzimatica.

Portano ad un notevole rinforzo dei capillari. Hanno mostrato di avere una azione antimutagenica pari al 65% , è quindi razionale l'uso in malattie degenerative come disturbi cardiovascolari  e proliferazioni cellulari invasive.

Sono usato contro insufficienza venosa periferica, fragilità capillare, prevenzione e trattamento di malattie cardiovascolari, stimolazione del sistema immunitario.

Nell'insufficienza venosa pare siano sufficienti anche 30mg al giorno 2 volte al giorno; nei disturbi visivi anche 300mg 2 volte al giorno; come antiossidante per un uso a lungo termine anche 45mg 1-2 volte al giorno.

Il picnogenolo è risultato praticamente privo di tossicità acuta e a lungo termine per via orale nei ratti e nei topi; non ha presentato effetti collaterali.

In uno studio, ad alcuni topi calvi, è stato fornito estratto di succo d'uva. Si sono ricoperti di peli quasi come quelli cui era stato dato il minoxidil.

Secondo gli esperti dell'Università dell'Arizona (USA) è tra gli integratori migliori per la salute del cuore. Infatti è stato somministrato per 3 mesi ad un gruppo di volontari che soffrivano di diabete ed ha ridotto il colesterolo cattivo (LDL) del 12% e la glicemia (livello di zuccheri nel sangue) di circa il 17%.

Pare che questo estratto di pino blocchi l'attività di alcuni enzimi che scompongono i carboidrati e che rallenti il passaggio degli zuccheri nel sangue.

Affinché sia davvero efficace, l'integratore deve contenere il 90% di proantocianidine (la categoria di antiossidanti a cui appartiene il picnogenolo).

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