L'IMPORTANZA DEI FARMACI. L'ITER DI APPROVAZIONE DI UN FARMACO.

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Un farmaco è una sostanza esogena, organica o inorganica, naturale o sintetica, capace di indurre modificazioni funzionali in un organismo vivente, positivamente o negativamente, attraverso un'azione fisica, chimica o fisico-chimica.

Poiché l'assunzione di farmaci senza la necessaria competenza può portare svariati effetti collaterali fino al decesso (non a caso la parola farmaco deriva dal greco pharmakon, veleno), è istituito uno speciale regime di vendita che varia da nazione a nazione.

Con poche eccezioni (farmaci da banco, gli OTC, vendibili anche in altri esercizi commerciali), i farmaci possono essere dispensati nelle farmacie dal farmacista e solo presentando la relativa prescrizione scritta di un medico abilitato alla professione.

Certe particolari classi di farmaci, come gli stupefacenti e i loro derivati, sono soggette a restrizioni ancora maggiori (ricetta ministeriale a ricalco, RMR).

Il componente principale di un farmaco è il suo principio attivo, cioè la sostanza che è la principale responsabile del suo effetto terapeutico.

Al principio attivo vengono aggiunte una serie di eccipienti, ottenendo una determinata formulazione che ne permette la somministrazione ai pazienti nel modo più sicuro e idoneo (per esempio compresse, pastiglie, sciroppo, granuli, supposte, pomate, liquido per iniezioni ecc.): alcuni principi attivi sono presenti sul mercato in decine di formulazioni diverse, adatte a pazienti di ogni età e in ogni condizione.

Le medicine che si assumevano o si davano ai proprio figli, qualche decina di anni fa, non potevano causare gravi danni; ma d'altra parte non giovavano gran che.

Al tempo attuale, le medicine possono fare molto bene, ma anche molto male.

Non alle droghe! Non al doping! Non all'uso sconsiderato e incosciente del farmaco!

Molte persone non capiscono che il farmaco capace di guarigioni "miracolose" giunge a tale risultato alterando in modo radicale i processi dell'organismo!

A ogni medico capitano malati che cercano d'indurlo a prescrivere potenti medicine per malanni di scarsa importanza.

Un qualsiasi uomo razionale non vuol saperne della spiegazione del medico, secondo cui l'uso di un potente antibiotico per un semplice raffreddore può lasciarlo vulnerabile a infezioni resistenti alle cure convenzionali.

Un genitore troppo apprensivo si procura un potente ormone per far maturare sessualmente il figlio quattordicenne, nonostante il parere dello specialista che ritiene il ragazzo assolutamente normale.

Un giovane si fa curare l'acne con un antibiotico di grande efficacia (ad es. il cloroamfenicolo di una volta), farmaco pericoloso ma anche provvidenziale in certi gravi malattie.

E' probabile che il farmaco guarisca l'acne, ma il ragazzo potrebbe morire di anemia aplastica provocata dalla cura!

Le medicine moderne vanno usate con precauzione.

Ad esempio si può essere o diventare allergici ai farmaci più comuni.

Un esempio per tutti è la penicillina e derivati cui spesso è adoperata indiscriminatamente.

Lo choc da penicillina e altri effetti collaterali sono un autentico pericolo per coloro che ne sono stati sensibilizzati.

Non bisogna ricorrere alla penicillina semplicemente perché si è raffreddati e si vuole guarire in fretta, dato che si ha ben altro da fare che stare ammalati.

Una fonte di inconvenienti è che molte medicine comprate senza ricetta, non sono considerate tali dal pubblico.

A molti, i lassativi, o una compressa di sonnifero propagandato come innocuo, non sembrano potenti medicinali.

Un altro rischio è il prendere sbadatamente e senza criterio medicine avanzate dopo una malattia, perfino dopo la malattia di un'altra persona.

Il medico ha bisogno di conoscere tutte le medicine che prendete.

Le medicine possono originare sintomi o nasconderli.

Alcuni farmaci hanno la tendenza a potenziare l'azione di certi farmaci o a contrastare quella di altri.

Per chi guida l'automobile è bene domandare sempre al proprio medico se non ci sia pericolo a guidare dopo aver preso le medicine prescritte.

Un tranquillante, una compressa per l'ipertensione o una capsula per decongestionare i seni nasali possono trasformare un esperto guidatore in un pericolo per il traffico.

E' sicuro, poi, che molti incidenti mortali sono causati da medicinali di per sé innocui, nei limiti delle dosi prescritte, ma che diventano pericolosi se presi insieme con alcoolici.

Ma se è imprudente prendere potenti medicine a casaccio, è altrettanto illogico rifiutarsi di prendere quelle prescritte dal medico, come fanno certi ammalati, per motivi inspiegabili.

La paura è la ragione principale che induce i malati a rifiutare le medicine di cui hanno bisogno : paura di essere avvelenati, paura di doverne dipendere o di contrarne l'abitudine.

Per certuni prendere delle medicine, e specialmente analgesici, è addirittura un segno di debolezza morale.

Queste fisime mettono il medico nell'impossibilità di curare molti malati, le cui sofferenze potrebbero essere alleviate senza pericolo.

Un'altra frequente difficoltà per i medici è quella di convincere i malati a continuare la cura per tutto il tempo necessario.

Se sono state ordinate medicine per malattie croniche, di solito è un errore smettere la cura senza il consiglio del medico.

Dobbiamo accettare le medicine moderne come accettiamo le automobili.

Le une e le altre possono nuocere molto se usate male ed essere preziose se usate con criterio.

Non dobbiamo avere paura delle medicine, ma imparare a capire quello che possono e quello che non possono fare.

 

L'ITER DI APPROVAZIONE DI UN FARMACO

La ricerca e lo sviluppo di un farmaco rappresentano un processo lungo, che dura almeno 10 o 12 anni, con un ridotta probabilità di successo.

Si calcola che, in media, solo un composto su 10 sintetizzati riesca a giungere ai pazienti.

I costi per lo studio, il brevetto e l'autorizzazione all'immissione in commercio sono altissimi.

Ecco, nel dettaglio, le fasi che un farmaco di marca deve poter superare per essere immesso sul mercato.

Fase 0 : è la fase pre-clinica, il cui obiettivo è verificare il laboratorio, con test di tossicità sugli animali, il maggior numero possibile di caratteristiche positive e negative della molecola

Fase 1 : è la prima delle sperimentazioni previste sull'uomo, condotta su un numero limitato di volontari maschi sani. Ha lo scopo di verificare che la molecola non sia pericolosa per l'uomo

Fase 2 : in questa fase, la sperimentazione del farmaco viene effettuata su centinaia di pazienti affetti dalle malattie che rientrano nell'attività terapeutica prevista per il candidato-farmaco. Si continuano ad acquisire informazioni sulla sicurezza e tollerabilità della molecola, inoltre si stabilisce la minima dose efficace sull'uomo, il regime di somministrazione ottimale e la durata del trattamento

Fase 3 : in questa fase, che può coinvolgere migliaia di pazienti, si approfondiscono le informazioni già raccolte nelle fasi precedenti sulla sicurezza, l'efficacia e gli effetti collaterali. Anche la modalità di somministrazione, inclusa la posologia, possono essere ulteriormente perfezionate.

Fase 4 : viene attuata dopo l'immissione in commercio ed è detta della "sorveglianza post marketing". In questa fase possono comparire eventi avversi che negli studi clinici, per quanto ampi possano essere stati, non potevano emergere, ma che con l'uso di massa del nuovo farmaco possono diventare rilevabili.

 
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